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Testo unico delle norme e dei contratti per le Professioni Infermieristiche
Doveva essere un periodo di grandi cambiamenti e invece si è rivelato essere un lungo momento di riflessione. Per tale motivo abbiamo dato alle stampe questo libro: una raccolta normativa aggiornata all’ottobre 2011 che si pone lo scopo di essere un valido aiuto per affrontare il presente a partire dalla sua contestualizzazione attraverso il cammino passato. Accanto a punti fermi troviamo norme in continua evoluzione. Se, ad esempio, la normativa professionale sembra ormai aver trovato una sua definizione stabile, negli ultimi anni il legislatore non si è sottratto all’impulso riformatore mettendo mano in modo sostanziale a molti aspetti del diritto del lavoro soprattutto pubblico. Così se la normativa contrattuale ha avuto sempre più scarne modifiche ed è rimasta per molti aspetti un limite all’evoluzione e alla valorizzazione dei percorsi professionali, la norma generale del pubblico impiego ha avuto continue novellazioni. In particolar modo, partita con il vento in poppa, la “Riforma Brunetta” prometteva di essere l’inizio di un cambiamento di rotta che avrebbe inciso fortemente sulla produttività del dipendente pubblico portando la selettività, la trasparenza e il merito a principi fondanti l’attività della pubblica amministrazione. Con ciò si puntava a un sistema di valutazione e valorizzazione delle migliori performance individuali e di struttura che valesse in forza di legge e non potesse essere annacquato da accordi sindacali al fine di rendere più simile il lavoro pubblico al lavoro delle imprese di mercato. Un sistema d’incentivi e premi affiancati a un più ferreo sistema sanzionatorio che avrebbe dovuto trovare il suo compimento nella rivisitazione di molti aspetti della contrattazione dalla durata dei contratti all’inquadramento economico del personale, dal sistema incentivante fino alle materie di competenza della legge e di accordi sindacali nonché le progressioni di carriera e le modalità di relazione sindacali. Il triennio 2008-2010 ha effettivamente prodotto importanti modifiche al Dlgs 165/2001 “Testo Unico del pubblico impiego” e alle regole della contrattazione nazionale e aziendale (in attuazione del Dlgs 150/2009) ma ha portato con sé anche le secche della mancanza di fondi per cui tutta la parte premiale della riforma si è vista naufragare. La forte crisi economica che ha colpito l’Italia ha prodotto diverse manovre di assestamento dei conti pubblici portando più tagli che incentivi (si pensi alla formazione, all’indennità chilometrica, alla rivisitazione dei contratti part time, all’allungamento dell’età pensionabile, …) e soprattutto congelando la retribuzione individuale e la contrattazione, ad oggi, fino al 2014. L’impressione è che il conto non sia stato ancora pagato per intero e che altre strette in materia del diritto del lavoro siano allo studio. Il blocco della contrattazione e della retribuzione individuale hanno portato e porteranno ancor più malumore all’interno della nostra professione perché meno remunerata rispetto alle responsabilità, alla flessibilità richiesta e ai carichi di lavoro sempre crescenti. Da questo periodo di riflessione, leggendo l’eredità lasciataci dalla “vecchia” contrattazione, speriamo di ripartire con uno spirito di categoria più forte e definito in modo che anche la nostra azione sindacale si possa tradurre, alla ripresa della contrattazione, in norme più rispondenti alle aspettative degli infermieri italiani.
Inf. Andrea Bottega Segretario Nazionale NurSind
scarica il file –> TESTO UNICO NURSIND DEI CONTRATTI
Le 16 Mozioni d’ordine approvate al Congresso Nazionale NurSind – Lecce, 5-6-7 novembre 2015
Le 16 Mozioni d’ordine approvate al Congresso Nazionale NurSind – Lecce, 5-6-7 novembre 2015
2 – Sollecitare gli stati generali dell’infermieristica
3 – Difendere le dotazioni organiche e contrastare il fenomeno del demansionamento
5 – Continuare la lotta contro il precariato.
6 – Chiedere l’istituzione nell’assistenza territoriale dell’Infermiere di Famiglia
9 – Chiedere un’adeguata valorizzazione economica. L’Italia è in debito verso i suoi infermieri!
14 – Sostenere la rappresentanza Nursind nella sanità privata
6 – Diventare ancora di più per rendere più forti le nostre idee. Crescita, organizzazione, servizi.